Gli impianti di ventilazione controllata si possono suddividere in due macrocategorie:

- Impianti centralizzati (comunemente usati nelle nuove realizzazioni)
- Impianti decentralizzati (utilizzati maggiormente su interventi in immobili già esistenti, per gestire il microclima in maniera differente per diversi ambienti)

Entrambe le categorie svolgono la stessa funzione di base, ovvero estrarre l’aria satura o inquinata dell’ambiente interno, immettendo al suo posto aria nuova proveniente dall’ambiente esterno.

Questo processo avviene aspirando in primis all’interno l’aria satura di anidride carbonica, umidità, fumo o possibili sostanze nocive. Uno scambiatore provvederà quindi ad espellere quest’aria al di fuori dell’immobile, immettendo aria fresca dall’ambiente esterno che, negli impianti odierni, viene trattata in appositi filtri purificatori.

Dopo aver individuato le due macrocategorie di suddivisione degli impianti (centralizzati e non) passiamo ora in rassegna le diverse tipologie di modelli disponibili:

Impianti di ventilazione a flusso singolo
Un impianto VMC a flusso singolo prevede l’immissione dell’aria dall’esterno tramite appositi apparecchi, solitamente posizionati nei pressi degli infissi.Viene definita “a flusso singolo” in quanto solo l’aspirazione dell’aria satura avviene tramite canalizzazioni.

Ventilazione meccanica a doppio flusso
Un impianto a doppio flusso prevede, al contrario di quello a flusso singolo, sia l’immissione che l’estrazione di aria dagli ambienti indoor, in modo appunto “meccanico”.Le canalizzazioni saranno due: una per l’aspirazione e una per l’immissione di aria dall’esterno.

VMC con recuperatore di calore
Gli impianti provvisti di recuperatore di calore sono in grado di massimizzare l’efficienza energetica di un immobile, ottimizzando lo scambio termico tra aria in ingresso e in uscita. Può essere utilizzato sia in sistemi centralizzati che decentralizzati e permette di recuperare il calore dai flussi in uscita, utilizzandoli su quelli in entrata. In inverno ad esempio, verrà recuperato il calore dall’aria aspirata, prima di essere espulsa. Lo stesso calore verrà poi utilizzato per riscaldare l’aria immessa, più fredda perché proveniente dall’esterno. Ciò si traduce sia in un importante risparmio energetico (poiché servirà meno energia per climatizzare l’aria in ingresso), sia in un minor impatto con l’ecosistema e l’ambiente.

Aerazione forzata per singoli ambienti
L’areazione forzata per singoli ambienti consiste nell’uso di apparecchi, di dimensioni ridotte, collegati direttamente con l’esterno. Questi apparecchi, posizionati in corrispondenza di infissi o collegati con l’esterno tramite un foro a muro, possono altresì integrare il recupero di calore. Il vantaggio maggiore di questa soluzione è che permette di migliorare i livelli di efficienza energetica, evitando la presenza di una canalizzazione, in quanto lo scambio d’aria avviene direttamente con l’esterno.

I costi di un impianto VMC dipendono da molti fattori, che in certi cassi possono variare in maniera sensibile la quotazione dell’impianto.

La discriminante principale riguarda il flusso, se singolo o doppio. I sistemi a singolo flusso sono solitamente più piccoli, in quanto sfruttano una sola canalizzazione, e risultano mediamente più economici di un impianto a due canalizzazioni (flussi) dove vengono usate soluzioni più voluminose, a vantaggio di una maggiore efficienza.

Altri elementi che incidono sul costo del VMC sono il sistema di filtri adottato, la tipologia di scambiatore di calore e la domotica in uso.

Riassumendo quindi, non è possibile stimare il costo di un impianto in maniera generalizzata, poiché le varianti in gioco, legate al risparmio energetico e al comfort abitativo, sono molteplici.


VMC e Superbonus 110%
Gli impianti VMC possono rientrare tra gli interventi trainati del Superbonus 110%, anche accostati a sistemi di climatizzazione invernale. Puoi approfondire l’argomento leggendo questo articolo.

Le nostre nuove realizzazioni sono dotate di impianti VMC, scopri le soluzioni disponibili